Fate male a fischiarlo!

Gonzalo Higuain è un campione. Lo era quando giocava nel Napoli e lo è ora che indossa la maglia della Juve. E, come tutti i campioni, ha la capacità di esprimere il meglio delle sue potenzialità nei momenti di massima pressione. Lo ha dimostrato nella partita di ieri, con il pubblico contro, come in tutte le partite che ha giocato al San Paolo da avversario, dove ha quasi sempre segnato.
I tifosi del Napoli non smettono di rimproverargli quello che secondo loro è stato un tradimento: aver scelto di lasciare il club partenopeo per trasferirsi a Torino. 
Ma qual è la colpa di Higuain? Egli ha fatto ciò che qualsiasi calciatore, e qualsiasi uomo, avrebbe fatto. Fare la scelta, secondo lui - e finora lo scudetto e la finale di Champions conquistati con i bianconeri gli stanno dando ragione - migliore per la sua carriera. Siamo onesti, l'avrebbe fatto chiunque, anche Maradona. Sì, certo, la leggenda vuole che Maradona abbia sempre rifiutato le offerte di Agnelli per amore di Napoli. Ma la realtà è diversa. Nel '92, Maradona, dopo aver litigato con Ferlaino, si disse disponibile a giocare nella Juve, come ha scritto anche Il Mattino di Napoli, sebbene poi non se ne fece nulla. Ma Maradona non avrebbe avuto nessun problema a "tradire" (se vogliamo dire così) la sua amata Napoli.
Quale grave colpa ha commesso dunque il Pipita? Ha trascorso delle stagioni incredibili al Napoli, segnando tantissimo, dando un grande contributo alla sua squadra, ma si sa che nel calcio moderno i rapporti eterni non esistono. Ingratitudine? Avidità? Attaccamento al denaro invece che alla maglia? No, semplicemente Higuain voleva vincere, e sapeva che in quel momento avrebbe potuto farlo solo con la Juventus. Solo con i bianconeri, inoltre, avrebbe potuto puntare alla Champions League, oltre che al campionato. Sì, dicono molti, ma poteva andare all'estero piuttosto che scegliere una rivale storica come la Juventus. No, non poteva. La Juve in quel momento era l'unica grande squadra disposta a spendere oltre 90 milioni per assicurarsi il suo cartellino, poiché le offerte di altre società, tutte inferiori, erano state considerate insufficienti da De Laurentiis. Il Presidente dei partenopei avrebbe potuto rinunciare a qualche milione in più e venderlo a un club non italiano, per impedirgli di andare alla Juve. Ma scelse il profitto maggiore, anche a costo di rinforzare una diretta concorrente, e  così, rifiutando tutte le altre offerte, permise al club torinese di pagare la clausola rescissoria. Se c'è una colpa nella cessione di Higuain, è soltanto del Presidente del Napoli.
Higuain, invece, ha esercitato un suo diritto. Come i club scelgono di cedere i giocatori senza troppi scrupoli - e senza troppi scrupoli spesso anche dei tifosi - egli ha scelto di entrare a far parte di una delle rose più forti al mondo. Qual è la sua colpa? Ingratitudine? Higuain ha sempre parlato e continua ancora a parlare positivamente dei suoi anni a Napoli, dei suoi compagni e del suo allenatore, il quale lo ha difeso ieri, dopo la partita, criticando i tifosi che lo contestano.
A mostrare ingratitudine sono invece proprio i tifosi napoletani, che sembrano già essersi dimenticati tutte le gioie che ha regalato loro il Pipita, e ora lo fischiano senza pietà. Dopo il suo trasferimento l'argentino è stato oggetto di insulti di ogni tipo, un comportamento decisamente indegno e inadeguato al contesto che è quello di un gioco - il calcio è questo, ma spesso lo si dimentica - non di una guerra civile.
Tanto più che questo atteggiamento a dir poco infantile non giova certo al Napoli. Come dicevamo, Higuain appartiene a quella schiera di calciatori che si esalata, invece di deprimersi, quando viene contestato. I fischi che riceve lo rendono più forte, non più debole. E infatti ogni volta che va a giocare in questo stadio il numero 9 fa gol. Perciò l'atteggiamento dei partenopei è, oltre che ingiusto e sciocco, anche controproducente. Il San Paolo, invece di diventare un vantaggio per la squadra di casa, come è nelle altre partite, contro la Juve diventa uno svantaggio e rafforza gli avversari. In un certo senso, si può dire che siano stati proprio i rancorosi tifosi del Napoli ad aver aiutato Higuain a segnare. 

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