I problemi della Juve

Bisogna dirlo, la Sampdoria non meritava la vittoria. Ma ha saputo trarre il massimo dalle poche occasioni da rete che ha avuto. La Juve invece ha sprecato molto ed è stata poco concreta. Ma al di là di questo, non è la prima partita nella quale i bianconeri si trovano costretti a dover rimontare il risultato. La qualità dei singoli permette loro di creare sempre pericolo alla porta avversaria, ma manca quella convinzione, quella determinazione che l'hanno resa quasi imbattibile nella scorsa annata (fino almeno alla finale di Cardiff). I problemi non sono tanto in difesa, o perlomeno non solo. Sembra che la Juve non sia in grado in questo momento di mantenere la stessa concentrazione per 90 minuti e commette errori sia in fase di non possesso che di palleggio. Prima di svegliarsi deve subire un gol, a volte due. Ieri ne ha dovuti subire tre prima di decidersi a combinare qualcosa. 
Probabilmente nell'ambiente bianconero c'è stato, a inizio stagione, un eccesso di fiducia. La convinzione, tra i tifosi ma anche tra i giocatori, di avere già lo scudetto in tasca. Non era così, ovviamente. E il risveglio è stato brusco: tre gol dal Barcellona, il pareggio con l'Atalanta, che ha rimontato due gol alla squadra di Allegri, la sconfitta con la Lazio, che aveva già strappato la Supercoppa ai campioni d'Italia. E così, proprio questo eccesso di sicurezza che sfocia nella presunzione, si trasforma nel suo opposto: perché la Juve rimane sconvolta da un gol subito. È come se si trattasse di un'ipotesi che non è mai stata presa in considerazione e che si materializza all'improvviso lasciando i giocatori frastornati. Probabilmente abituati alla difesa impenetrabile della scorsa stagione, non sono avvezzi a gestire situazioni di svantaggio. Oppure, una volta segnato un gol, si dà il risultato per acquisito. Così non è perché il livello delle squadre italiane quest'anno si è alzato di molto, e la Sampdoria ne è una dimostrazione. Ma soprattutto perché la Vecchia Signora non dà più quella sensazione di solidità e di tenacia.
Bisognava cambiare stile di gioco, Allegri lo aveva detto: serviva una Juve maggiormente votata all'attacco capace di segnare molti gol e gli acquisti di Bernardeschi e Douglas Costa dovevano dare maggiore propulsione offensiva. Ma questo cambiamento non sembra essere ancora stato assimilato del tutto: sia perché le squadre che segnano molto devono anche mettere in conto di subire qualche rete, e questo i bianconeri non paiono ancora averlo recepito, sia perché alcuni uomini chiave, come appunto i due suddetti neo-acquisti, non hanno ancora ripagato del tutto la fiducia in loro riposta. È una Juve che gioca bene solo a sprazzi e che non riesce a dare una continuità alle prestazioni. Si illumina in alcuni momenti per poi spegnersi di colpo. Questo è un problema che Allegri ha ben presente, ma che finora non è riuscito a risolvere. Dovrà farlo in fretta, però, perché mercoledì c'è una partita cruciale per la Champions in casa contro il Barcellona, e si avvicina uno scontro diretto per lo scudetto, la trasferta di Napoli. Se dovesse uscire sconfitta anche dal San Paolo il campionato diventerebbe molto complicato. 

Pagelle Juve

Szczesny 6. Incolpevole in tutti e tre i gol. Impedisce a Zapata di segnare la doppietta.

Lichtsteiner 4. Poca spinta sulla fascia, male in difesa. Si fa anticipare da Zapata sul primo gol e perde di vista Quagliarella sul terzo. 

Rugani 5,5. Non ha ancora mostrato la personalità che ci si aspetta da un difensore della Juve.

Chiellini 5. Sbaglia anche lui, in ritardo su Torreira cui permette di tirare e di segnare il secondo gol.

Asamoah 5. Poco incisivo, impreciso nelle chiusure e nei passaggi.

Pjanic 5. Non era in giornata. Rischia di perdere una serie di palloni nella propria metà campo dando spazio al contropiede dei doriani. Nessuna giocata e nessuna apertura decisiva. Dal 80' Matuidi s.v.

Khedira 4,5. Piuttosto evanescente, poco convinto nelle marcature. Sul terzo gol si ferma per protestare lasciando Ferrari da solo e permettendo così alla Samp di portarsi sul 3-0.

Cuadrado 5. Corre molto come sempre, ma stavolta con poco frutto. Si divora un gol nel primo tempo. Dal 72' Douglas Costa 6.

Bernardeschi 5. Comincia bene, poi si spegne, molta imprecisione nell'assistere i compagni. Un rinvio in rovesciata incomprensibile dalla propria area causa il vantaggio dei blucerchiati. Dal 62' Dybala 6,5

Mandzukic 5. Il croato avrebbe bisogno di rifiatare, ma Allegri non sembra intenzionato a rinunciare a lui.

Higuain 5,5. Molto sacrificio, Segna su rigore ma prima sbaglia il gol dell'1-0, poi calibra male il passaggio per Cuadrado che avrebbe significato l'1-1.

Allegri 5. I cali di concentrazione restano e l'atteggiamento della squadra in campo in alcuni momenti non è dei migliori. Inoltre la Sampdoria non è il Benevento e forse questa non era la partita più adatta per provare Bernardeschi dietro Higuain, privandosi tra l'altro di Dybala che può essere sempre decisivo (e il numero 10 l'ha dimostrato entrando e segnando il gol che avrebbe potuto riaprire la gara... ma a quel punto era troppo tardi).


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