Follie catalane: il Barcellona in Serie A

È la controversa proposta di Gerard Figueras, direttore generale dello sport della Catalogna: se i catalani ottenessero l'indipendenza, le loro squadre - Barcellona, Espanyol e Girona - dovrebbero decidere se continuare a giocare nella Liga o in un campionato estero, come quello inglese o quello italiano. Infatti, in caso di indipendenza della Catalogna, la Liga perderebbe molto del suo fascino. Inoltre se una squadra come il Barcellona giocasse in un campionato a parte con sole squadre catalane, passerebbe a una competizione di livello decisamente inferiore, con tutto ciò che ne conseguirebbe a livello di diritti televisivi e sponsor: ovvero minori entrate per il club. Tuttavia, nel caso in cui la regione più orientale della penisola iberica diventasse indipendente, le sue squadre sarebbero straniere rispetto alla Spagna; perché quindi dovrebbero continuare a giocare nella Liga? Ancora meno comprensibile la ragione per entrare a far parte di campionati che non vi hanno nulla a che fare, come la Serie A o la Premier.
Pare che non tutto mondo sportivo catalano sia ben consapevole delle conseguenze della scelta indipendentista, o che non sia disposto a essere coerente con essa: lo ha dimostrato il difensore del Barca, Gerard Pique, contestato dai tifosi iberici per le sue parole di sostegno alla causa autonomista, ha parzialmente ritrattato ammettendo candidamente di non voler perdere una parte dei suoi fan. Ma nonostante tutto egli ha continuato a giocare nella nazionale spagnola.
Sicuramente il difensore ha mostrato un ottimo senso degli affari, ma poca coerenza con i propri principi: se non riconosce la Spagna come sua patria, perché continuare a militare nella nazionale delle Furie Rosse? O forse le sue parole in favore dell'indipendenza catalana erano soltanto un'astuta mossa di marketing per riscuotere approvazione tra i tifosi blaugrana
Sappiamo quanto lo sport e il calcio siano sempre più connessi con gli interessi economici, ma ora si sta superando qualsiasi limite. Gli sportivi che vogliono la costituzione di uno stato catalano evitino di far parte della selezione spagnola e soprattutto formino una lega a parte con un proprio campionato. Se credono nella loro idea devono essere disposti ad accettarne le conseguenze. Anche se questo significa minori entrate.

Commenti

  1. Il calcio è lo sport migliore del mondo, ma è anche controverso. È normale che le cose abbiano due lati.

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