Cosa sta succedendo all'Argentina?

Una squadra con i più grandi campioni, soprattutto nel reparto offensivo. L'Argentina infatti è forse la nazionale con il migliore attacco del mondo: Messi, Dybala, Higuain, Gomez, Icardi, cui sono da aggiungere altri di indubbio valore, come Di Maria o Mascherano, che rendono questa squadra una delle candidate alla vittoria dei prossimi Mondiali in Russia. Sempre che riesca a qualificarsi. Perché in questo momento, a una solo giornata prima della fine delle qualificazioni sudamericane a girone unico, l'Argentina è sesta, posizione che non le permetterebbe di accedere alla fase finale della Coppa del Mondo. 
Dopo aver perso contro la Bolivia e aver pareggiato col Venezuela, le ultime due in classifica del girone, i biancocelesti hanno giocato ieri sera una partita decisiva contro il Perù e, in caso di vittoria, avrebbero potuto ottenere la qualificazione. Ma l'esisto non è stato come ci si aspettava. 
Ancora una volta il selezionatore Sampaoli decide inspiegabilmente di non convocare Higuain (si può capire tenerlo in panchina, ma perché neanche convocarlo?) schierando a sorpresa Dario Benedetto, attaccante del Boca, assieme al Papu Gomez e ovviamente a Messi. Assenti quindi sia Dybala che Icardi, che non sono entrati neanche a partita in corso. L'Argentina attacca per tutta la gara, soprattutto per merito delle giocate di Messi e al periodo di grazia di Gomez. La Pulce colpisce anche un palo, Benedetto "si divora" diversi gol e la porta peruviana resta inviolata; gli uomini di Sampaoli rischiano addirittura di subire il gol nei minuti finali. Prestazione comunque insufficiente per i vicecampioni del Mondo, considerato il differente valore delle due formazioni in campo.
Tuttavia, grazie all'incredibile vittoria del Paraguay in casa della Colombia nei minuti finali, all'Argentina basterebbe vincere contro l'Ecuador già eliminato per poter accedere perlomeno allo spareggio contro la Nuova Zelanda. Ma il successo, seppure contro un avversario nettamente inferiore, è un risultato tutt'altro che scontato, considerando il brutto periodo degli uomini di Sampaoli.
L'eliminazione dell'Albiceleste sarebbe clamorosa, sia perché la fase di qualificazione del Sud America non è che sia proprio tra le più difficili - basta arrivare al quarto posto su dieci per qualificarsi e al quinto si accede allo spareggio - sia perché impedirebbe ad alcuni tra i migliori calciatori di giocare il prossimo Mondiale. Anche perché molti si avviano verso la fase finale della loro carriera: sia Messi che Higuain hanno già 30 anni e per loro resta ancora poco tempo per vincere qualcosa con la loro nazionale, dopo aver perso una finale di Coppa del Mondo contro la Germania ed essere stati sconfitti ai rigori nelle due finali di Coppa America contro Cile. Il Pipita, inoltre, deve vedersela con un selezionatore che non sembra nutrire molta simpatia per lui. Ma ancora una volta si dimostra una legge immutabile del calcio: la somma algebrica di undici campioni non fa una grande squadra; gli argentini sembrano infatti più affidarsi alle iniziative individuali che a un gioco corale: se a questo si aggiunge una certa supponenza quando si affrontano avversari più deboli, il risultato finora è stato il pessimo rendimento.


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